Il Presepe Cuciniello

Il presepe Cuciniello

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10 Giugno 2020

Il presepe Cuciniello: Storia del presepe più famoso al mondo

Il Presepe Cuciniello

Il presepe Cuciniello, la rappresentazione presepiale del ‘700 più celebre al mondo, si trova a Napoli nella Certosa di San Martino. Il presepe deve il suo nome all’architetto, commediografo e grande collezionista di statuette per presepe Michele Cuciniello (1823- 1889). Fu lui infatti a donare i circa 800 pregevolissimi pezzi che compongono il presepe. L’inaugurazione di questo presepe avvenne il 28 dicembre del 1879. La scenografia fu curata dalla stesso Cuciniello coadiuvato da un altro architetto Fausto Niccolini, dallo scenografo Luigi Masi per le pitture del paesaggio e da Luigi Farina per l’esecuzione del masso. Fu allestito al piano terra dove un tempo era la cucina della Certosa.

Le tre scene del presepe Cuciniello

L’impianto dello “scoglio”, d’ispirazione tipicamente settecentesca, è a tre scene: la Natività, l’Annuncio ai pastori e la Taverna. La Natività è posta tra le rovine di un tempio pagano secondo la tradizione inaugurata dai Padri Gesuiti. Il tempio si ricollegava alle scoperte dei siti archeologici vesuviani di Pompei e di Ercolano ma soprattutto simboleggiava la vittoria del cristianesimo sul paganesimo.
L’Annuncio è collocato in un ambiente rurale popolato da statuine di pastori e di contadini, stupiti e meravigliati per la comparsa improvvisa dell’angelo annunciante.
Il terzo degli episodi canonici è la Taverna, una casa a due piani secondo le tipiche costruzioni di campagna. All’ombra della “pennata”, l’oste si affaccenda con le vivande, gli avventori, accompagnati dal suono degli zampognari provenienti dalla Basilicata, banchettano allegramente ed un’abbondanza di cibo rallegra la vista.

Il porticato della Certosa

I lavori di recupero del presepe Cuciniello

L'interno della Certosa di San Martino

Il complesso presepiale Cuciniello a causa di un progressivo degrado ha subito un primo intervento di restauro nel 1966. Mentre il rigoroso lavoro di recupero del 1984, durato cinque anni, ha permesso una manutenzione corretta della raccolta per arginare i guasti e l’usura del tempo. Il presepe è dotato di un impianto di illuminazione che simula l’alternarsi di alba, giorno, tramonto e notte.

Tutti i presepi della Certosa di San Martino

Oltre al presepe Cuciniello il complesso museale di San Martino custodisce altre stupende opere di pregevole fattura che contribuiscono a fare di questa la principale Raccolta Statale Napoletana dedicata alla produzione presepiale sette-ottocentesca. Da ricordare è il presepe” Ricciardi” con il corteo degli Orientali. Il lascito dell’avvocato Pasquale Perrone che nel 1971 affidò al Museo la sua raccolta costituita da 956 oggetti di qualità e pastori degli autori più famosi come Giuseppe Sanmartino, Giuseppe De Luca, Giuseppe Gori e Francesco Gallo. Nella stessa raccolta figurano anche quattro “scarabattoli”, vetrine lignee che permettono la vista del presepe da più lati, nei quali sono allestiti i seguenti episodi: Adorazione dei pastori, La cantina, Pastori con gregge di pecore, Pastori con gregge di capre.
Puoi trovare tutte le informazioni necessarie per visitare il presepe Cuciniello e la Certosa di San Martino al seguente indirizzo: http://www.polomusealecampania.beniculturali.it/index.php/certosa-e-museo